Innovazione: Questione Di Cervelli Non Di Soldi
L’innovazione non è affatto una questione di soldi, ma di mentalità.
Per un gran numero di aziende la lista dei crediti insoluti si allunga di giorno in giorno insieme a quella dei fornitori che rendono più stringenti le condizioni di pagamento. È così che quasi all’improvviso per molte realtà esplode tragicamente il problema della sopravvivenza.
L’uomo con il cartello appeso al collo nell’immagine del post è Raymond Kurzweil, scienziato, inventore, autore del libro “La singolarità è vicina”. Ci insegna che la velocità dell’innovazione segue un percorso esponenziale, non lineare per questo tra l'affiorare dei primi sintomi e l'esplosione della crisi vera e propria, rimane molto meno tempo di quello che ci si aspetta.
Purtroppo molti imprenditori ritengono che cercare nuove opportunità in un momento come questo equivalga a perdere tempo. Dicono che non è il momento giusto e ad ascoltarli bene non è mai il momento giusto. Infatti quando c’è lavoro, occorre lavorare a testa bassa, quando scarseggia occorre andarlo a cercare, sempre a testa bassa. Il rischio è che proseguendo sempre a testa bassa (senza alcuna strategia al di fuori di quella della mera sopravvivenza) qualcuno prima o poi batte la testa e si fa male.
Al di là dell'ironia, invece questo è proprio il momento migliore di innovare per cercare nuove opportunità: in tutti i settori costa meno iniziare un percorso di cambiamento per re-inventare o re-immaginare la propria attività, anziché cercare di conservare a tutti i costi lo stato delle cose.
In conclusione, per dirla con le parole della mia amica Ann Handley, “l’innovazione è una questione di cervelli non di budget”.