I Nuovi Esploratori
Cosa rimane da esplorare oggi? Nell’era di Google Map il termine esploratore potrebbe sembrare fuori luogo, forse a qualcuno può evocare un senso di romantica nostalgia. Invece oggi per fortuna esistono ancora degli esploratori e vi spiego perché sono convinto che ne abbiamo tutti bisogno.
A febbraio del 2014 in occasione del primo TEDxVerona ho conosciuto Alex Bellini, esploratore e avventuriero nato in provincia di Sondrio che tra le tante imprese compiute sino ad oggi ha attraversato da solo, a remi, due oceani (!!): Atlantico e Pacifico. Non contento sta preparando ADRIFT la nuova avventura in cui cercherà di sopravvivere da solo su un iceberg alla deriva dalle coste della Groenlandia sino al completo scioglimento.
Se vi trovaste davanti un personaggio così straordinario quali domande vi verrebbero in mente? Una delle tante domande che gli ho rivolto: “Come hai potuto resistere nei momenti più duri, più pericolosi, quando sei rimasto senza cibo per cinque giorni?” La risposta è stata dirompente: “Una remata dopo l’altra. È semplice, ero lì per remare e ho continuato a remare.” Risposta semplice, ma non facile.
Al ForumOne di Vilnius a ottobre del 2014 ho conosciuto l’esploratore polare Ben Saunders: un ragazzo inglese che da solo, a piedi, partendo dalle coste della Siberia è giunto sino a quelle del Canada passando per il Polo Nord. Ben è uno degli unici due esseri umani tutt’ora viventi (l’altro è il suo compagno di avventura) ad aver raggiunto, sempre a piedi, il Polo Sud ripercorrendo il cammino dei primi grandi esploratori dell’Antartico, Scott e Amundsen.
Alla domanda “Qual è l’insegnamento più importante di questi lunghi anni di esplorazione artica e antartica?” questa è la sua risposta: “Tutti abbiamo tempeste da attraversare o poli da superare nella vita. Imparando ad usare il nostro potenziale per uscire dalla zona di comfort, dagli ambienti che ci sono familiari per avventurarci nell’ignoto impariamo a vivere al massimo delle potenzialità e capacità personali senza lasciare a nessuno il diritto di definire i nostri limiti.”
Nel 21° secolo rimane ancora molto da esplorare, ecco perché abbiamo sempre bisogno di avventurieri e di esploratori. Alex e Ben con le loro storie straordinarie ci offrono un’ispirazione, un esempio da seguire, da applicare nei più disparati contesti, perché solo imparando a esplorare, quindi a conoscere i nostri limiti e le nostre potenzialità, li potremo finalmente espandere e superare.