Requisiti Del DNA Di Un Progetto Imprenditoriale Vincente
Basta poco per accorgersi che oggi sono tutti diventati imprenditori o che in molti aspirano a diventarlo dal momento che sembra essere molto "cool".
Il mestiere dell'imprenditore è diventato un insieme multidisciplinare di conoscenze specifiche per nulla scontate e l'imprenditoria è sempre di più una modalità di espressione delle capacità creative di ciascuno che contribuisce - al pari di altre discipline - alla piena realizzazione dell'individuo.
Condivido pienamente la definizione di imprenditore coniata da Irene Cassarino (suggerisco a chiunque la lettura del suo post) che dipinge perfettamente l’approccio mentale necessario per affrontare con successo l’avventura imprenditoriale:
“L’imprenditore odierno è colui o colei che trova una nuova ragione di esistere nella società, risolvendo problemi importanti in modo trasformativo.”
Molti sono consapevoli che l'imprenditoria non è una passeggiata, ma non tutti ne realizzano il senso. Ecco perché poi si registrano dati come:
oltre il 75% delle attività non giunge al quinto anno (fonte Ascom Confcommercio),
oltre il 70% dei nuovi prodotti è un flop (Alex Osterwalder, Strategyzer),
il 90% delle startup muore (Forbes).
Dati che evidenziano un approccio culturale ben radicato che in Italia porta ad avviare attività commerciali, aziende di produzione o società di servizi più per cogliere opportunità immediate di fare soldi, che per creare ricchezza e valore a lungo termine.
E quando l’approccio imprenditoriale viene vissuto con la mentalità del velocista anziché con quella del maratoneta i neo-imprenditori finiscono inevitabilmente per riprodurre in modo passivo modelli di business inefficaci e comportamenti inadeguati ad un contesto in accelerazione esponenziale sempre più complesso da decodificare. Un fenomeno che genera una spirale negativa di cui non fatichiamo a coglierne le conseguenze in molti settori.
Tra i numerosi fattori che concorrono a determinare questo approccio mentale da superare, incide il disallineamento tra gli obiettivi del neo-imprenditore e la sua motivazione individuale (non limitata all’aspetto economico e commerciale).
La signora Lori Greiner, inventrice, imprenditrice, personaggio televisivo americano ha una definizione ironica che amo molto:
Gli imprenditori sono persone disposte a lavorare 80 ore alla settimana pur di evitare di lavorare 40 ore alla settimana per qualcun altro.
Il vero lavoro per iniziare sin da subito a costruire il DNA vincente del proprio business è porsi delle domande "scomode" che richiedono un certo sforzo di introspezione.
Il workshop che ho ideato ("Il tuo business con il DNA vincente") è lo strumento ideale per rispondere a queste domande, per riflettere fuori dagli schemi sui requisiti del DNA di un progetto imprenditoriale di successo, sull’inefficacia degli approcci comparativi e competitivi odierni, su come distinguersi “senza farsi notare” evitando di ricorrere alle solite formule magiche che ormai usano tutti.