Stato Della Creatività
- Quanti di voi pensano che la creatività sia importante nel lavoro che svolgono?
- Quanti di voi pensano di essere creativi?
- Quanti di voi pensano che la vostra azienda si impegni per sviluppare la creatività del personale?
Fredrik Haren, esperto internazionale di innovazione e creatività, autore di “The Idea Book” (best seller che ha venduto +250K copie in oltre 60 paesi) nel corso degli anni ha rivolto queste domande a oltre 100.000 persone in giro per il mondo per studiare ciò che definisce il "livello di fiducia creativa" (creative confidence). Le risposte schematizzate nell’illustrazione rappresentano la media e naturalmente variano in funzione dei paesi o dei continenti. Vediamo in sintesi:
- Quasi tutti ritengono la creatività importante nel proprio lavoro: il 98%.
- Circa la metà degli interpellati si ritengono creativi: il 45%.
- Appena il 2% riconosce l’impegno della propria azienda a stimolare la creatività del personale.
Come si spiega il gap tra le prime due risposte e l'ultima? La diminuzione drastica del livello di fiducia creativa tra la seconda e la terza domanda evidenzia la rarità delle aziende capaci di motivare il personale. È raro trovare aziende nelle quali il personale si sente stimolato e non minacciato a pensare in modo creativo, fuori dagli schemi per trovare soluzioni, strumenti che migliorano continuamente prodotti, servizi, procedure. Per quelle realtà è così che si crea la mentalità vincente che permette di rimanere nel cuore dei clienti innovando continuamente.
Nella vostra realtà lavorativa siete incoraggiati a uscire dagli schemi alla ricerca di nuove soluzioni? Vi sentite stimolati a condividere la vostra opinione su nuove soluzioni migliorative?
A proposito una curiosità: il Global Creativity Index 2015 ci dice che l'Italia è solo al 21° posto.