Telepass Colorato E Marketing 3
Riflettendo sul principio di valorizzazione del cliente, vera essenza dell’approccio al Marketing 3.0, mi viene spontaneo condividere questa citazione contenuta nel testo di Philip Kotler e rieditare un post pubblicato nel mio precedente blog a luglio del 2013.
"La nostra speranza è che le imprese sappiano vedere nei propri clienti il punto focale di ogni strategia e vogliano rivolgersi a loro anzitutto in quanto esseri umani con esigenze da soddisfare e problemi da risolvere."
Osservando l’immagine dei Telepass colorati da abbinare alla tinta dell’auto (esigenza primaria insopprimibile!), fatico a immaginare come una tale offerta si rivolga all’abbonato Telepass “in quanto essere umano con bisogni da soddisfare e problemi da risolvere”. Invece mi risulta più facile vedere 6 Euro che volano dalle tasche del consumatore alle casse di Telepass - Società Autostrade.
Offerte come questa, basate sulla persuasione e la manipolazione del consumatore finale vedono un unico vincitore - l’azienda che vende “le sue perline colorate” - a scapito di un consumatore distratto: un equilibrio nel rapporto marchio cliente del tutto inadeguato all’attuale contesto.
A tre anni di distanza dal suo lancio nel 2013 il Telepass colorato forse è stato un successo per la Società Autostrade, ma per ricollegarmi alla riflessione iniziale, vorrei evidenziare l’assenza della presa in conto del cliente “in quanto essere umano con esigenze e problemi da risolvere”.
Secondo voi, quanti sono i consumatori ansiosi di condividere sui social la loro brand experience felice con la Società Autostrade dopo essere stati trattati - per l’ennesima volta - come opportunità da spremere?