Una Fionda Contro Il Pensiero Convenzionale
Il David e la sfida di Michelangelo al pensiero convenzionale: traggo ispirazione dall'introduzione del libro "Il Metodo Fionda" del quale ho curato l'edizione italiana e la pubblicazione partendo dal libro originale di Gabor George Burt "Slingshot". L'autore inizia il libro sulla creatività e il business da un insolito punto di vista sul capolavoro di Michelangelo esposto alla Galleria dell’Accademia di Firenze: indica al lettore un percorso pratico verso il pensiero non convenzionale per aiutarlo a ricollegare la naturale creatività alla capacità di formulare strategie innovative vincenti nel mondo del business e non solo.
Diversamente da altre rappresentazioni dell’eroe biblico, Michelangelo ritrasse David negli attimi immediatamente precedenti al duello, carichi di grande intensità emotiva. Quale poteva essere l’aspetto di un giovane davanti ad un pericolo imminente e quale sarebbe stata la sua postura, la sua espressione, i suoi pensieri più intimi nel momento di una decisione tanto critica per la sua sopravvivenza? Sarebbe rimasto pietrificato dalla paura o avrebbe reagito con grande fermezza?
Michelangelo risponde a tutti questi interrogativi in modo affascinante e provocatorio. Il suo giovane David ha un’aria fiera, un’espressione di calma sfida, lo sguardo determinato, concentrato di chi esamina attentamente la scena, studia il da farsi e sceglie la strategia più adeguata. David ha preso la sua decisione dalla quale non recederà: è fiducioso nelle proprie capacità di aggirare una situazione terrificante per molti. Egli è consapevole di non avere alcuna possibilità di vittoria in un corpo a corpo col suo nemico, dunque ridefinisce le regole dello scontro in proprio favore: sulla spalla sinistra tiene una fionda, l’arma scelta per affrontare l’avversario, agguerrito ed armato fino ai denti. La fionda, una risorsa apparentemente infantile, ma decisamente efficace per sconfiggere il pensiero convenzionale.
È così che il David di Michelangelo rappresenta lo spirito indomito di Firenze oltre al concetto della sfida al pensiero convenzionale. Rappresenta la capacità di superare ostacoli apparentemente insormontabili, quando si ha il coraggio di uscire dai limiti tipici e auto-imposti del pensiero convenzionale.