I cinque motivi del successo delle ExO

I cinque motivi del successo delle ExO

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Il tredicesimo episodio del podcast è un’occasione speciale perché la scorsa settimana, il Professor Nicola Cucari mi ha invitato a fare una testimonianza nel corso di Gestione dell’innovazione agli studenti della Facoltà di Architettura dell'Università della Sapienza di Roma per rispondere a questa domanda: 
“perché le organizzazioni esponenziali - aziende, organizzazioni, istituzioni che adottano il modello delle Exponential Organizations (ExO) - riescono a competere, crescere e prosperare malgrado il contesto imprevedibile e instabile nel quale operano?”

Dalla risposta emerge che le Organizzazioni Esponenziali crescono e prosperano malgrado il contesto instabile e imprevedibile per almeno cinque buoni motivi. 

Se è la prima volta che senti parlare di organizzazioni esponenziali o di ExO nel mio podcast, ti invito all’ascolto degli episodi 4 e 10.

Ad ogni modo, per essere precisi le ExO sono aziende, organizzazioni, istituzioni che grazie a questo nuovo modello organizzativo ExO fanno leva sull’abbondanza di risorse create dalle tecnologie in accelerazione per crescere e prosperare seguendo una progressione esponenziale, geometrica anche di 10 volte superiore a qualsiasi concorrente.

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  1. Il primo buon motivo che spiega perché le ExO crescono e prosperano malgrado il contesto sempre più imprevedibile è che il modello ExO aiuta la comprensione delle dinamiche dello sviluppo sempre più veloce delle tecnologie, di conseguenza agevola decisioni più consapevoli del contesto da parte di imprenditori o di chiunque sviluppa un progetto imprenditoriale.
    L’esplosione contemporanea di numerose tecnologie in accelerazione esponenziale ed il fatto che queste convergano tra di loro per crescere sempre di più, crea un effetto dirompente e imprevedibile che spiega perfettamente come mai ci sentiamo così disorientati e smarriti davanti al ritmo sempre più veloce dell’evoluzione tecnologica. Nessuna generazione ha mai conosciuto una tale abbondanza di risorse e non abbiamo la minima idea di cosa ci aspetta. Ma sappiamo benissimo che possiamo affrontarla in due modi.
    Innanzitutto con la consapevolezza che il successo dell’innovazione tecnologica passa attraverso una trasformazione culturale. A questo infatti si riferisce David Rose quando dice che qualsiasi realtà progettata per il successo nel 20° secolo è destinata al fallimento nel 21° secolo. Il messaggio è chiaro: nessuna realtà nata nel secolo scorso sopravviverà a lungo nel nuovo millennio se non cambia e non adotta un nuovo modello organizzativo, quello delle ExO appunto. Il quale modello comporta innanzitutto una trasformazione culturale, del modo di lavorare delle persone (lo vedremo meglio nel quinto punto). La reazione delle organizzazioni davanti all’innovazione è identica ed è la stessa che ciascuno di noi ha a livello personale. Siamo una specie che predilige la stabilità e la prevedibilità al rischio o all’incertezza e le aziende, che sono gruppi di persone organizzati, non fanno eccezione.
    Qualsiasi tentativo di introdurre un elemento di discontinuità viene aggredito dal sistema immunitario e neutralizzato a fin di bene, per preservare la stabilità. Il punto è che nel contesto attuale questo errore può essere fatale come lo fu per Kodak. Il nostro cervello della nostra specie si è evoluto per gestire al meglio situazioni immediate, per percepire progressioni lineari, ma in un contesto dinamico, in continuo movimento e in accelerazione esponenziale tutto ciò non è di grande aiuto. Il concetto di imprevedibilià è parte del sistema nel quale viviamo e dovremo imparare ad accettarlo per reagire nel modo adeguato.
    Il secondo punto col quale affrontare l’imprevedibile effetto dirompente dello sviluppo tecnologico è quello di applicare strategie e metodi di business avanzati ai quali il modello ExO fa ampio riferimento, come ad esempio la Lean Startup, il manuale delle startup di Steve Blank o la Business Model Generation che ci insegnano a creare valore anche in condizioni di instabilità, in contesti del tutto imprevedibili.

  2. Il secondo buon motivo che spiega perché le ExO crescono e prosperano malgrado il contesto sempre più imprevedibile è che il modello ExO crea modelli di business fondati sull’abbondanza di risorse e tecnologie.
    L’abbondanza di risorse creata dall’evoluzione delle tecnologie esponenziali ci aiuta a superare il paradigma sul quale era fondato il modello di business del passato, basato sulla prevedibilità, la ripetitività, quindi sulla linearità e la scarsità di risorse. Prendiamo ad esempio una catena di hotel come Marriot. Per ampliare di 100 stanze la loro offerta esistono due opzioni entrambe impegnative: costruirle oppure rilevare una struttura esistente. Costi e tempi di esecuzione sono rilevanti. Da parte sua airbnb - ma anche booking.com - facendo leva su una piattaforma web, utilizzando algoritmi, raggiungendo una comunità virtualmente infinita di turisti e proprietari, può aggiungere 100 nuove destinazioni a costo zero nel giro di poche ore. Ecco perché il modello di business fondato sull’abbondanza risulta vincente malgrado il contesto imprevedibile. Nessun altro modello di business del passato resiste all’urto con l’attuale ritmo del progresso scientifico, tecnologico a meno che non adotti il modello organizzativo ExO.

  3. Il terzo buon motivo che spiega perché le ExO crescono e prosperano malgrado il contesto sempre più imprevedibile è che il modello ExO utilizza il meglio di metodi e strategie di business che hanno rivoluzionato la cultura aziendale negli ultimi decenni.
    Il modello delle organizzazioni esponenziali ha il grande pregio di fare ampio ricorso alle più avanzate strategie di business quali la Strategia Oceano Blu, la Lean Startup, la Business Model Generation, il manuale delle startup di Steve Blank che figurano tra i pilastri della rivoluzione culturale aziendale degli ultimi decenni.

  4. Il quarto buon motivo che spiega perché le ExO crescono e prosperano malgrado il contesto sempre più imprevedibile è che il modello ExO crea progetti di imprenditoria consapevole con la “Formula ExO” e i suoi “1+10” attributi.
    Per raggiungere l’abbondanza di risorse nel mondo e gestirle in un progetto, farlo crescere e scalare in modo esponenziale, il modello organizzativo ExO utilizza lo schema “ExO Canvas” e “1+10” attributi. Il primo è lo scopo del progetto, il primo gruppo di cinque attributi permette di fare leva sulle risorse esterne, il secondo gruppo con gli altri cinque attributi permette di gestirle internamente per creare crescita e scalabilità.
    Il concetto di imprenditoria consapevole si inquadra nella moderna definizione di imprenditore secondo la quale imprenditore è colei o colui il quale trova una ragione di esistere nella società per risolvere problemi importanti in modo trasformativo. Si può dire che il modello ExO agevola progetti di imprenditoria consapevole poiché per default, nessun progetto imprenditoriale può esistere senza lo scopo trasformativo di massa, senza uno scopo elevato strettamente collegato al problema che vuole risolvere. I progetti ExO infatti nascono ed esistono per risolvere un problema e trasformarlo in opportunità di business che migliora la vita delle persone e il mondo.

  5. Il quinto e ultimo dei buoni motivi che spiegano perché le ExO crescono e prosperano malgrado il contesto sempre più imprevedibile è che il modello ExO trasforma gradualmente un’organizzazione dal suo interno con l’ExO Sprint.
    In realtà il vero obiettivo del percorso di trasformazione-evoluzione verso il modello ExO, non mira tanto a trasformare il sistema organizzativo, quanto le persone che ne fanno parte. L’ExO Sprint è il percorso di 10+ settimane progettato - e implementato con successo in molte aziende di ogni dimensione in tutto il mondo - per neutralizzare la reazione del sistema immunitario di un’organizzazione davanti a un tentativo di innovazione.
    Grazie a questo percorso le persone si trasformano perché imparano a prendere decisioni più consapevoli riguardo al contesto nel quale operano (vedi il punto 1) e imparano nuovi strumenti che promuovono un nuovo tipo di cultura aziendale, aperta e protesa verso l’innovazione (vedi il punto 3).
    È così che al termine dell’ExO Sprint le persone, da anticorpi che difendono l’organismo da qualsiasi intruso esterno, si trasformano in globuli rossi che invece trasportano l’ossigeno - quindi la vita - in ogni angolo dell’organismo.

Durante l’intervento ho fatto anche questo esempio: se faccio trenta passi lineari di un metro ciascuno per spostarmi da un punto a un altro posso facilmente prevedere il percorso che farò e dove mi fermerò. Se faccio trenta passi - sempre di un metro ciascuno - seguendo una progressione esponenziale ovvero di raddoppio da un passo all’altro, sarà molto più difficile prevedere il mio percorso e dove mi fermerò dato che al trentesimo passo avrò fatto oltre un miliardo di metri (circa 26 volte la circonferenza della Terra).

L’esempio aiuta a capire come la logica ancorata a modelli lineari e predittivi del passato, sia inadeguata a interpretare e tanto meno a governare una realtà che invece segue una dinamica opposta, di tipo esponenziale, imprevedibile e dimostra come le uniche organizzazioni in grado di avvantaggiarsi e prosperare in un simile contesto irreversibile siano proprio le ExO.

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